Sento la
necessità di scrivere queste parole.
Premessa
Il
cacciatore non è bracconiere; non esisterebbero altrimenti due termini e due figure
distinte.
Ora.
Prima di toccare
i punti inerenti la caccia ed i cacciatori sarebbe mio piacere farvi notare che
per ovini, bovini, equini, suini, caprini, pollame e selvaggina d’allevamento
vengono effettuate queste operazioni:
1.Trasferimento.
Ammassati come bestie, appunto, spesso senza acqua ed esposti al biossido di
azoto dei mezzi di trasporto.
2.Stordimento.
Pistola a proiettile captivo, commozione cerebrale, elettronarcosi, esposizione
al biossido di carbonio; strumenti di morte diversi dai fucili dei cacciatori, pur
comunque strumenti di morte.
3.Iugulazione.
Vengono appesi per gli arti posteriori e con un coltello vengono recisi i
grandi vasi sanguigni del collo o del petto per permettere il completo
dissanguamento.
4.Depilazione.
Nei suini avviene la c.d. scottatura con
l’ immersione in vasche bollenti per vari minuti o l’utilizzo di raggi
infrarossi per dilatare i bulbi piliferi e facilitare la successiva depilazione.
5.Spiumatura.
Anche qui viene usata la scottatura come sopra.
6.Scuoiamento.
Vengono asportate le corna -negli
animali con le corna- e le estremità
delle zampe anteriori, mentre la rimozione della testa dipende dal processo di
lavorazione. Poi si incide con una lama per tutta la lunghezza del corpo degli animali appesi
per le zampe posteriori alla guidovia, e si prosegue al sollevamento dei lembi
che verranno poi agganciati alle macchine scuoiatrici o tirati a mano con
l'aiuto di coltelli per lo scollamento dalla muscolatura sottostante.
Tranquilli che altri lo fanno per voi.
7.Eviscerazione.
Dal collo fino al perineo viene effettuata una incisione al fine di estirpare i
vari organi - rognoni, fegato, animelle,
cervello , milza, ecc. – che magari non mangiate perché vi fanno senso ma intanto
quelli son stati eviscerati.
8.Mezzenatura.
La carcassa viene tagliata in più metà con una sega.
9.Stoccaggio.
Le carcasse sono avviate allo stoccaggio in celle frigorifero dove i vari pezzi vengono lasciati "maturare"
attraverso il processo di frollatura.
10.Impacchettamento
e trasporto al rivenditore.
11.Acquisto
da parte del consumatore di pezzi di animali morti ammazzati. Avete le mani
pulite e non avete sparato nemmeno un colpo!
Oltre l’industria
dei mattatoi, esiste la macellazione a domicilio per autoconsumo per le specie
suina, caprina, volatili da cortile e conigli. Non dimentichiamo poi i
pescatori le cui prede subiscono una delle morti peggiori.
Se dunque
date il vostro consenso a queste attività perché non dovreste darlo ai
cacciatori?
Veniamo ai
cacciatori.
1.Devono
conseguire l’abilitazione di tiro e sostenere un esame scritto ed uno orale
suddiviso in tre parti (legislazione venatoria, conoscenza degli animali -per
distinguere le specie cacciabili da quelle non-, conoscenza delle armi da fuoco)
al fine di conseguire la licenza di caccia. Studiano quindi tutto ciò che concerne
la selvaggina, l’habitat, le classificazioni: genere, famiglia e specie .
2.Pagano
circa 300 euro a persona tra tasse statali, locali ed assicurazioni per praticare
la caccia che comunque è consentita massimo per tre giorni a settimana (il
tutto è certificato dall’obbligo di portare con sé il tesserino della stagione
venatoria nel quale si deve apporre la data ogni volta).
2.Acquistano
fucili e cartucce, contribuendo consapevolmente al mantenimento dei relativi
mercati.
3.Svolgono
la loro attività in un periodo stabilito dalla legge (la stagione venatoria
dura dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio, solo quattro mesi dunque. Diverso il discorso per
l’industria dei macelli aperta tutti i mesi).
4.Vanno a
caccia. Ho partecipato a delle battute di caccia come fotografa. Lungi da me il
sostenere che tutti i cacciatori (come ogni categoria) sono persone corrette e responsabili in quanto
esseri umani. I cacciatori con i quali mi sono trovata dopo aver sparato raccoglievano i bossoli: la
campagna è di tutti e sarebbe bello tutti contribuissimo a mantenerla pulita e monda. Il Mondo si chiama
mondo proprio perché originariamente
era pulito. Magari la prossima volta che ci si ritrova a fare una scampagnata ricordiamoci che l’immondizia (tipo le cicche delle sigarette) è nociva allo stesso modo dei bossoli.
5.Sparano. Usano
un fucile e dei proiettili al posto degli strumenti che ho descritto sopra atti
alla macellazione, quindi ugualmente agli
altri uno strumento di morte. La differenza consiste nella consapevolezza: mentre sparano sanno che quell'azione porterà
ad una uccisione. Voi quando comprate la carne siete consapevoli della morte
che qualcuno ha volutamente ed appropriatamente (non parliamo delle ragioni, parliamo degli atti) provocato sotto vostro mandato/consenso?
6.Spiumano.
Lo fanno da se, piuma dopo piuma, guardando l’animale morto che hanno tra le
mani e toccandone, se fatto nell'immediato, il corpo ancora caldo. Voi avete
mai provato a spellare un ovino o un suino ancora caldi?
7.Trasporto.
La selvaggina, in genere, viene messa nel carniere (tascapane) e, in casi
eccezionali, caricata addosso. Voi ve lo accollereste un suino? Ma no, ci sono
altri che lo spezzettano con la sega e lo impacchettano per voi!
8.Nessun
acquisto da parte dei cacciatori. Hanno preso parte al processo dall'inizio alla fine sporcandosi le mani.
Dunque siete contro a cosa esattamente?
Conosco dei cacciatori
che amano il bosco e la campagna più di
tanti pseudo ambientalisti. Ho visto cacciatori
rattristiti sinceramente per non aver potuto incarnierare la preda abbattuta, dopo ripetuti tentativi di ricerche, perché quel sacrificio era stato inutile.
La
differenza tra chi mangia carne, favorevole però all’abolizione della caccia,
ed i cacciatori, che sono mangiatori
anche di altre carni oltre la selvaggina, è che questi ultimi non delegano nessuno. Sono consapevoli
dell’atto dell’uccisione delle prede.
La vera sfida per il cacciatore è
individuare e stanare la selvaggina che sta cacciando e non riempire il
carniere ad ogni costo. Detto in altre
parole la selvaggina ha possibilità di
scampo ed il suo tempo lo vive in piena libertà. Gli animali da macello invece
sono condannati a morte dalla nascita.
Sia ben chiaro che ciò che compiono resta un
orrore, ma non superiore a quello che avviene nella macellazione. Non si possono condannare i
cacciatori e salvare i mandanti dei macellai, perché provocano la stessa morte.
E, per
finire, credo che non possiamo essere presuntuosi al punto di negare che tutti
gli animali percepiscano la trama,
l’inganno, l’avvicinamento, l’appostamento, la presenza minacciosa di uomini
armati di fucili o, nel caso dei
mattatoi, pistole a proiettile captivo, seghe elettriche, coltelli, vasche
bollenti, corde, bastoni.
Il cane ed
il gatto hanno più sensibilità degli altri animali solo perché li avete
addomesticati? Siamo seri, casomai ne hanno di meno perché hanno assunto il
vostro modo di vivere ed il vostro ambiente isolato spesso dalla terra (parlo
di “voi” e non “noi” perché per scelta non ho animali addomesticati che condividono
il mio stesso habitat).
La
sensibilità la si sviluppa maggiormente in mezzo ai propri simili, nel proprio
habitat e non in quello in cui noi scegliamo loro debbano vivere. E quando
scegliete di avere il vostro amato gattino o cagnolino o pesciolino o coniglietto o uccellino in gabbia state
scegliendo voi per loro, e sono centinaia di anni che la loro natura è stata
addomesticata da noi di modo da rendere adesso questi animali dipendenti da noi
quanto loro erano nati selvatici.
I cani ed i
gatti non hanno poi tutta questa sensibilità in più che voi credete, non
l’hanno potuta sviluppare recentemente e di certo quelle passeggiatine
giornaliere (magari nello squallore di
una metropoli) che li portate a fare non li ripagherà mai della libertà di
poter volare, correre o nuotare e cacciarsi da soli da mangiare.
Perché una
mucca dovrebbe avere meno sensibilità di un cane? Ho visto dal vivo gli occhi
imprecanti di una mucca che stava per essere ammazzata. Sentiva eccome. E’
stata una delle esperienze peggiori che abbia mai vissuto. E non solo gli
occhi, ho sentito le sue grida, quelle grida assordanti di terrore, il terrore della
consapevolezza di chi conosce l’assassinio che si sta per compiere sulla
propria vita.
Prima ancora
della caccia chiedetevi se non sia il
caso di chiudere anche i macelli e/o di
tenere gli animali dentro casa vostra. Coerenza ci vuole, non giudizio.
Per quanto
mi riguarda si possono lasciare aperti i macelli, si possono lasciar cacciare i
cacciatori, si possono lasciar pescare i pescatori e si possono tenere gli
animali dentro l’habitat domestico. Ogni manifestazione umana deve poter aver modo di essere manifestata.
Ad ognuno la
propria scelta di prendere parte o non prendere
parte.
Io, a tutto
questo, ho scelto liberamente di non contribuire ma mi batterò affinchè un uomo diverso da me abbia la possibilità di fare la sua,
Marzia
Risucci