Che
mangiavi in Indonesia?
Talvolta noto una smorfia di scontento sul volto di chi si sente rispondere che cosa
mangiassi in Indonesia. E' proprio così, in Indonesia (e in generale
sul Sud-est asiatico) si mangia sempre riso. Sempre.
E i
frutti tropicali? Gli Indonesiani non ne mangiano molti, anzi quasi nulla. A
differenza di come si crede comunemente la frutta non è così deliziosa e per
questo loro ne comprano pochissima e ne mangiano ancora di meno. L’unico frutto
che ha un sapore vivo è il mango ma per il resto siamo lontani dall’idea che
abbiamo della frutta dell’America Latina. Sono semplicemente due cose diverse.
Ci sono naturalmente anche altri cibi come i pezzi di galline, i gamberi, più di 4 tipologie
diverse di uova
e pochissimi
tipi di verdure come le carote, gli spinaci, i broccoli e le melanzane (che gli
Indonesiani non gradiscono). Tofu, tempeh, manioca. Non esistono formaggi, non
esistono maiali e derivati del maiale essendo un paese prettamente musulmano (a
meno che non andiate nei quartieri cinesi).
Quelli
elencati sono solo alimenti di accompagnamento al piatto principale che è il
riso: se non appositamente specificato è sempre riso bianco altrimenti la
variante è riso fritto (nasi goreng).
Insieme al riso si serve anche una coppetta con la salsa di peperoncino (saus sambal). Se non viene servita la
coppetta col peperoncino vuol dire che hanno già pensato loro a metterlo nella
pietanza che state per mangiare.
Le
prime due settimane in Indonesia avevo il singhiozzo fisso, un grande bruciore
ovunque, erano i segni dell’iniziazione.
Riso
a colazione, riso a pranzo e riso a cena dunque. Tutti i giorni.
Risaie
immense brulicanti di mondine, ampie distese invase dal sole cocente, piedi e
mani umidi e costanti nel lavorare e nel pregare. Si è grati al riso, al lavoro
immenso che c’è dietro, al nutrimento che se ne riceve. E’ inconcepibile non
fare un pasto con qualcosa che sia diverso da questo alimento perché è la base
alimentare di questo popolo; è ciò che permette loro di vivere e lavorare.
In
Indonesia non si chiede “cosa hai mangiato” ma si chiede se “hai mangiato” (“sudah
makan?”) perché è scontato che si mangi il riso. Il fatto di chiedere se si è
mangiato o meno, poi, è ancora più profondo: appena ci si incontra ce lo si
chiede ed il valore che viene dato a questa domanda equivale al nostro “come
stai”.
Quattro
quinti del piatto sono occupati dal Nasi
e la restante quinta parte è colmata da pochi cibi che nominavo sopra
(piccantissimi). L’economia e la salute di questo popolo dipendono dalla
coltivazione del nasi in tutto e per tutto.
Il
Governo Indonesiano ha difatti, più volte, sottolineato l’urgenza di variare la
dieta alimentare nel Paese in quanto il cambiamento climatico potrebbe minare
un’agricoltura poco differenziata e che dipende fortemente dalla coltivazione
del riso. Questa sollecitazione ha lo stesso risultato del parlare ai mulini al
vento. Il riso è sacro, è l’alimento principe e deve esserci, non si può
ridimensionare un aspetto profondo della cultura indonesiana perché il clima
sta cambiando.
Colazione,
pranzo e cena. Colazione, pranzo e cena. Colazione, pranzo e cena. Basti sapere
che il 90% del riso asiatico viene prodotto qui a Java,
in più di duecento milioni di
fattorie. Risulta
dunque problematico diversificare la produzione agricola, e ancora di più le
abitudini di queste persone.
Che
mangiavo in Indonesia?
Una
preghiera chiamata Nasi putih.
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