venerdì 17 aprile 2015

Pensieri liberamente ispirati da uno dei vari incontri con Enzo N.

Misteri Ctoni e Celesti: l’ipogeo di Hal Saflieni

In natura le Divinità si incontrano sulla superficie della terra, sul manto verde, di cui noi siamo ugualmente parte. La vita come Bios, ossia la vita biologica comprensiva dei processi di nascita, vita e morte, prende parte al compimento di Zoe (vita eterna o, come indicato dai Greci, zodiaco: Zodiaco dal greco ζῳδιακός, zōdiakos, parola a sua volta composta da ζώον, zòon, "essere vivente" e òdos, "percorso"). La corrente di Zoe, che è l’azione delle Gerarchie Celesti, scende diretta su Bios ove viene “filtrata” dal corpo della Terra stessa.
Zoe si carica delle forze della terra arricchendosi della qualità chiamata Amore per poi giungere alla superficie, ove le due correnti di Zoe si incontrano. E’ da questo incontro che avviene la nascita del manto della terra, il quale insieme a noi è figlio del matrimonio tra lo Zoe cosmico che chiameremo Padre, il quale ha come qualità la Saggezza, e lo Zoe terrestre che, in una cultura lontana più di 2000 anni, viene chiamato Madre  (le femminili divinità ctonie del mondo greco, dove ctonio significa separazione).
Ed è nella Madre che troviamo un elemento fondamentale che la caratterizza, la partenogenesi (dal greco παρθένος, «vergine» e γένεσις, «nascita», ovvero riproduzione verginale: è un modo di riproduzione di alcune piante e animali in cui lo sviluppo dell'uovo avviene senza che questo sia stato fecondato.). La madre è colei che trasmette l’impronta; se pensiamo alla cultura ebraica si è considerati ebrei solo se si è nati da madre ebrea.
Agli occhi e al sentire degli antichi ciò era chiaro, basti considerare che una pianta spontanea e tipica di un posto ben preciso, ossia di un corretto matrimonio, si chiama autoctona (dal greco autòs stesso, e chthòn suolo/terra - indica l'appartenenza di qualcosa o qualcuno ad un determinato luogo). Tutte le culture antiche, basate sull’agricoltura e sul matriarcato, avevano questa conoscenza, difatti loro riferimento era la Dea Madre (Demetra in greco: Δημήτηρ) che rappresentava la Vita di Madre Terra ovvero la forza di Zoe che passando attraverso il Globo intero si arricchiva della qualità dell’Amore, figlia del sacrificio compiuto attraversando lo stesso: la Luce della Saggezza entra nel Buio della Terra fino a ricongiungersi, poi, al Padre.
Le divinità femminili, come possiamo vedere nella seconda figura ritrovata nell’ipogeo di Malta, erano anticamente rappresentate con forme giunoniche, sovrabbondanti, in quanto raffiguravano le forze infinite della Terra.
Il termine divinità ctonia indica proprio tutte quelle divinità generalmente femminili legate ai culti di dèi sotterranei. Nel voler porre attenzione all’agire delle forze Ctonie portiamo l’esempio dell’ipogeo di Hal Saflieni sito a Malta.
Malta è un posto molto particolare. E’ un’isola nel Mediterraneo nonché un punto ctonio di rilevante importanza avente sei correnti di irradiazioni che toccano altri 20 punti ctoni nel mondo. Quando si parla di Ctoni ci si riferisce a quelli attivi nel nostro tempo e gli Ctoni dell'Ipogeo di Malta sono riusciti a proteggere il loro tempio sotterraneo.
Il centro ipogeo di Hal Saflieni ha un raggio di azione di 4000 chilometri che arriva a toccare il nord Europa e l’Africa settentrionale. Non vogliamo dimenticare poi l’ipogeo di Delfi  (3000 km) e quello più grande al mondo del Mato Grosso (5000 km). Talvolta le entità che sono in terra, gli Ctoni, si manifestano in un rialzamento della terra come nel caso de Las Mesetas in Spagna, le quali si espandono per migliaia di chilometri. Al centro del pianoro de Las Mesetas si trova Madrid (Madre), altro punto ctonio (in Spagna ve ne sono due; l’altro è a Santiago de Compostela).
Ombelichi del mondo quindi, anticamente collegati per via sotterranea in quanto l’antica cultura era ctonia, propria della Terra. L’isola di Malta è come un ombelico nel Mediterraneo ed è in contatto sottile con gli altri ombelichi della Terra; tramite l’ombelico di Malta si può comunicare con tutti gli altri (anticamente per via sotterranea, nel presente per via di Coscienza). 
A livello simbolico molti sono gli aspetti che tale luogo mitico riveste: la Montagna Cosmica, l'Axis mundi, l'Albero Cosmico, l'Isola Benedetta, la Città Sacra. Più precisamente l'ombelico è quel punto preciso ove l'asse immaginario del mondo (axis mundi) ricongiunge il Cielo alla Terra e la Terra agli Inferi, portale di connessione tra l'umano e il divino, una sorta di stargate iniziatico che connette la dimensione terrena a quella cosmica (galattica). E' da questo centro universale (atemporale) che scaturisce e fluisce la Vita e tutto il suo mistero.
I tunnel sotterranei presenti a Malta sono testimonianza di questo agire. Degli esempi di camminamenti sotterranei li troviamo inoltre con i sacerdoti etruschi, i lucumoni, i quali si muovevano lontano dalla luce del sole per restare in Madre Terra.
L’ipogeo di Hal Saflieni è composto da tre livelli e scende fino a 11 metri di profondità. Si crede che il primo livello risalga a circa 7 mila anni a.C., il secondo livello a 5mila anni a.C. ed il terzo a 2 mila anni a.C. e questo perché mano a mano che la Coscienza riguardo al mondo Ctonio si evolveva ci si riusciva a collegare con le forze più profonde ossia con lo Zodiaco, la Via Lattea e le Dodici Regioni Cosmiche.
Riteniamo che il primo livello sia stato realizzato da chi possedeva i segreti della materia grazie ai quali si riusciva a modellare la roccia come fosse ad uno stato fluido. E’ dunque possibile che si fosse posseduto un liquido o comunque una sostanza in grado di ammorbidire la roccia la quale, divenuta tenera, poteva venire modellata e asportata con facilità (A testimonianza di ciò abbiamo il ritrovamento, risalente ad una decina di anni fa, di fibre organiche (peli o capelli), insieme a bolle d’aria e pezzetti d’intonaco colorato di rosso, all’interno di un blocco calcareo della piramide di Cheope per mano del Professor J. Davidovits del quale si consiglia questa lettura: http://www.liutprand.it/davidovits.pdf).
Comprendere come gli altri facevano è di fondamentale importanza non solo per estrarre le leggi di costruzione ma, come in questo caso, anche per comprendere come vengano interpretate nella roccia delle leggi eterne. Nell’hic et nunc ognuno può decidere, nella propria libertà, come interpretare le stesse leggi.
Per il secondo e terzo livello ad operare lo scavo sono stati gli Esseri Elementari (Non riteniamo una corretta interpretazione quella proposta dagli archeologi secondo i quali il terzo livello sarebbe stato scavato con delle corna di vacca e non tanto per ciò che comporterebbe in tempistiche il fare un lavoro del genere quanto per l’assenza di fumo nero all’interno dell’ipogeo stesso, fumo che seguirebbe naturalmente all’uso di una luce, che sia essa ad olio o elettrica, della quale ci si sarebbe serviti per scavare appunto nel buio.) evocati dai sacerdoti (E’ interessante notare che nel punto sovrastante l’ipogeo sia stata costruita una chiesetta. Questo ipogeo “dialogava” con la Via Lattea. Ponendosi sopra di esso ci si può compenetrare di queste forze).
Come vediamo più sotto in immagine le colonne, che possiedono una forma quadrata richiamando così l’elemento terra, si uniscono alle curve, elemento tondo che rappresenta l’acqua: gli Ctoni governano infatti Terra ed Acqua e l’isola di Malta in mezzo al Mediterraneo, ne è un buon esempio!

I greci, recepivano l’area del Mediterraneo come quella dove più era operativo il Mondo Ctonio. Essi conoscevano due tipi di misteri: i Misteri Ctoni (trovare Dio dentro di sé) e i Misteri Celesti (trovare Dio fuori di sé).
Nel mondo antico l’iniziando veniva portato nell’ipogeo e qui vi restava al buio fino a sperimentare la nascita del sole interiore (Luce Ctonia): ciò avveniva nella notte del 24 dicembre, in quella che è chiamata la festa del Sole Invitto.
Nel terzo livello son stati ritrovati 7 mila cadaveri, motivo per cui la spiegazione ufficiale ha voluto che l’ipogeo diventasse una necropoli in tempi preistorici ma un ragionamento più accurato vede invece, in questo numero, i corpi dei sacerdoti che qui venivano uniti per dare forza all’evento iniziatico: l’odore dei morti attiva difatti le forze della chiaro veggenza.
L’iniziando, una volta compiute le prove dei Misteri Ctoni, era pronto per trovare il Divino nelle esperienze cosmiche: Pianeti, Zodiaco, Via Lattea e Dodici Regioni Cosmiche. L’ipogeo di Hal Saflieni ed il centro dei Misteri Celesti di Tarxien operavano infatti in simbiosi in quanto erano i  rappresentanti di questi due mondi: i Terrestri ed i Celesti. Il tempio di Tarxien è venuto, sempre più,  a perdere forza a seguito delle violazioni che ha subito, conducendo difatti ad una interruzione del dialogo “sottile” e qualificandosi come non attivo.
Che ruolo ha l’Uomo in tutto questo? Se, come abbiamo visto, da una parte abbiamo gli Ctoni dell’area mediterranea (che si sviluppa dal Sudamerica alla Cina Orientale) e dall’altra abbiamo i Celesti nell’ Europa settentrionale (Scozia, Svezia, Polonia), compreso tra gli uni e gli altri vi sono i Mediani portati dal Cristo, e l’Uomo ha il compito di congiungere la terra con il cielo, i Misteri Celesti ed i Misteri Ctoni divenendo un asse centrale. L’uomo, posto a metà come Axis Mundo, dialogando con i Celesti e con gli Ctoni permette il pieno collegamento con Dio, fungendo da ponte tra i due centri misteriosofici.



     Terzo livello dell'ipogeo