SVILUPPO SOSTENIBILE, UN PROGETTO IN SENEGAL
La promozione del lavoro dignitoso è
sotto i riflettori del settore peschiero di Ziguinchor. Qui è stato avviato un
progetto di sviluppo promosso dall’ Istituto Sindacale per la Cooperazione allo
Sviluppo – ISCOS in consorzio con Green Cross Italia – GCIt. La primavera del 2015 ha dato avvio al
progetto che tutt’ora è in fase di realizzazione e lo sarà fino al prossimo
anno.
Per ogni progetto vi sono delle
criticità a monte. Le criticità emerse nel settore della pesca artigianale di
Ziguinchor sono state così identificate: precarietà delle condizioni di lavoro
dei pescatori e delle trasformatrici, difficile collegamento con il resto del
Paese, necessità di una maggiore sicurezza in mare per i pescatori, miglioramento
del piccolo commercio in qualità (igiene) e quantità.
La pesca è una componente sostanziale
della politica di sicurezza alimentare senegalese ed è legata all’economia
della popolazione locale. La cattura dei pesci in mare è tradizionalmente
eseguita dagli uomini; quando il pescato tocca terra sono le donne che si
occupano di trattarlo per farlo arrivare al mercato. È rivolta primariamente alle
donne (attive nella trasformazione e nel piccolo commercio del pesce) l’azione
di supporto che si intende realizzare con il progetto “Sviluppo sostenibile e
lavoro dignitoso nella filiera del settore peschiero a Ziguinchor”. Il progetto
si propone di migliorare le condizioni di lavoro, in termini di salute e
sicurezza in mare, le competenze professionali, la salvaguardia dell’ambiente, il
rispetto dei principi del lavoro dignitoso secondo la convezione ILO n° 156
sulle pari opportunità di trattamento.
La sinergia tra i diversi gruppi di
attori costituisce il caposaldo del progetto. Nessuna voce resta sottaciuta. Al
processo di identificazione dei problemi da superare e delle attività da
realizzare ha preso parte la centrale sindacale più rappresentativa del Senegal
– CNTS. Per la centrale dei lavoratori senegalesi l’educazione operaia e la
formazione sindacale sono le fondamenta necessarie per svolgere un ruolo
efficace nella vita economica e sociale del proprio contesto di appartenenza. Un
altro attore del progetto è composto dal gruppo d’interesse economico degli ex
operai della società senegalese per la pesca - GIE ATS - e dal sindacato dei
marinai e pescatori, FENAGIE- Pêches. Da loro è nata la richiesta di mettere in
opera una fabbrica di ghiaccio sul molo di pesca di Boudody.
Attrice indiretta è stata anche la
FOCSIV. La ONG ha promosso la campagna “Abbiamo Riso per una Cosa Seria” a
sostegno dell’agricoltura familiare in Italia e nel mondo. Del successo della
sua campagna ha beneficiato il progetto a sostegno del settore peschiero in
Senegal, destinatario di una quota dei fondi raccolti. I fondi hanno sostenuto
la formazione per le donne che si occupano di essiccazione e affumicazione. Hanno
anche permesso l’acquistato di kit composti da mascherine, guanti, stivali,
cuffie e grembiuli impermeabili. Questo equipaggiamento ha favorito una
migliore organizzazione della catena di lavorazione del pesce oltre ad operare
in ambienti più salubri con un minor rischio per la salute.
Si sono presentate anche circostanze
sfavorevoli. Alla data di inizio del progetto, aprile 2015, il Ministero degli
Interni senegalese aveva già richiamato a sé la prassi per il riconoscimento
per le nuove ONG. Nessuna ONG e nessun attore operante in Senegal era stato
informato di ciò. La sua scelta è stata dettata da una situazione transitoria e
illegale di molte ONG internazionali che operavano nel Paese. Ciò ha rappresentato un momento delicato per
ISCOS, che ha visto negato il suo riconoscimento ufficiale come ONG autorizzata
a lavorare in Senegal. A poco sono servite le rassicurazioni da parte della
CNTS che si era interessato a seguire l’iter burocratico. L’impegno di tutti
gli attori ha permesso, ciononostante, di non disattendere gli obiettivi da
raggiungere nel primo anno. Subito dopo ISCOS Nazionale ha ottenuto
ufficialmente il riconoscimento da parte del Governo senegalese: il documento è
stato firmato dal Ministro dell’Industria, alla presenza del Segretario
Generale della CNTS, Mody Guiro.
Con il rinnovo delle licenze i lavori
sono iniziati e le opere finite sono state consegnate dopo un anno esatto
dall’inizio del progetto. Oltretutto la corretta ed adeguata lavorazione del
pesce ha incrementato le vendite.
Il 21 maggio 2016, presso il porto
della città di Ziguinchor, si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna dei
lavori di dragaggio del fiume Casamance. Erano presenti il Ministro della Pesca
e dell’Economia Marittima, Oumar Gueye, e l’Ambasciatore del Regno dei paesi
Bassi in Senegal. A tale cerimonia era presente anche ISCOS Senegal, rappresentante
di uno dei principali attori che lavora nel settore della pesca nella Regione
della Casamance. Il Ministro ha presieduto la piccola cerimonia di consegna dei
materiali e dei mezzi ai gruppo d’interesse economico, composti degli ex operai
della società senegalese per la pesca, coinvolti nella prima annualità dello
stesso progetto. Lo stesso si è complimentato con ISCOS per l’impegno in materia
di sicurezza sul lavoro. Ha inoltre esortato i GIE a collaborare con il suo
Ministero per ogni attività legata alla valorizzazione della filiera. Il
Ministro ha ringraziato la Cooperazione Italiana e l’ONG ISCOS per l’impegno speso
a sostegno del settore pesca in Senegal: questo sta rappresentando un grande intervento
nel Senegal del sud.
di Marzia Risucci
Speciale sistema servizi, Avvenire, 7 ottobre 2016
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