sabato 26 novembre 2016



SVILUPPO SOSTENIBILE, UN PROGETTO IN SENEGAL

La promozione del lavoro dignitoso è sotto i riflettori del settore peschiero di Ziguinchor. Qui è stato avviato un progetto di sviluppo promosso dall’ Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo – ISCOS in consorzio con Green Cross Italia – GCIt.  La primavera del 2015 ha dato avvio al progetto che tutt’ora è in fase di realizzazione e lo sarà fino al prossimo anno.
Per ogni progetto vi sono delle criticità a monte. Le criticità emerse nel settore della pesca artigianale di Ziguinchor sono state così identificate: precarietà delle condizioni di lavoro dei pescatori e delle trasformatrici, difficile collegamento con il resto del Paese, necessità di una maggiore sicurezza in mare per i pescatori, miglioramento del piccolo commercio in qualità (igiene) e quantità.
La pesca è una componente sostanziale della politica di sicurezza alimentare senegalese ed è legata all’economia della popolazione locale. La cattura dei pesci in mare è tradizionalmente eseguita dagli uomini; quando il pescato tocca terra sono le donne che si occupano di trattarlo per farlo arrivare al mercato. È rivolta primariamente alle donne (attive nella trasformazione e nel piccolo commercio del pesce) l’azione di supporto che si intende realizzare con il progetto “Sviluppo sostenibile e lavoro dignitoso nella filiera del settore peschiero a Ziguinchor”. Il progetto si propone di migliorare le condizioni di lavoro, in termini di salute e sicurezza in mare, le competenze professionali, la salvaguardia dell’ambiente, il rispetto dei principi del lavoro dignitoso secondo la convezione ILO n° 156 sulle pari opportunità di trattamento.
La sinergia tra i diversi gruppi di attori costituisce il caposaldo del progetto. Nessuna voce resta sottaciuta. Al processo di identificazione dei problemi da superare e delle attività da realizzare ha preso parte la centrale sindacale più rappresentativa del Senegal – CNTS. Per la centrale dei lavoratori senegalesi l’educazione operaia e la formazione sindacale sono le fondamenta necessarie per svolgere un ruolo efficace nella vita economica e sociale del proprio contesto di appartenenza. Un altro attore del progetto è composto dal gruppo d’interesse economico degli ex operai della società senegalese per la pesca - GIE ATS - e dal sindacato dei marinai e pescatori, FENAGIE- Pêches. Da loro è nata la richiesta di mettere in opera una fabbrica di ghiaccio sul molo di pesca di Boudody.
Attrice indiretta è stata anche la FOCSIV. La ONG ha promosso la campagna “Abbiamo Riso per una Cosa Seria” a sostegno dell’agricoltura familiare in Italia e nel mondo. Del successo della sua campagna ha beneficiato il progetto a sostegno del settore peschiero in Senegal, destinatario di una quota dei fondi raccolti. I fondi hanno sostenuto la formazione per le donne che si occupano di essiccazione e affumicazione. Hanno anche permesso l’acquistato di kit composti da mascherine, guanti, stivali, cuffie e grembiuli impermeabili. Questo equipaggiamento ha favorito una migliore organizzazione della catena di lavorazione del pesce oltre ad operare in ambienti più salubri con un minor rischio per la salute.
Si sono presentate anche circostanze sfavorevoli. Alla data di inizio del progetto, aprile 2015, il Ministero degli Interni senegalese aveva già richiamato a sé la prassi per il riconoscimento per le nuove ONG. Nessuna ONG e nessun attore operante in Senegal era stato informato di ciò. La sua scelta è stata dettata da una situazione transitoria e illegale di molte ONG internazionali che operavano nel Paese.  Ciò ha rappresentato un momento delicato per ISCOS, che ha visto negato il suo riconoscimento ufficiale come ONG autorizzata a lavorare in Senegal. A poco sono servite le rassicurazioni da parte della CNTS che si era interessato a seguire l’iter burocratico. L’impegno di tutti gli attori ha permesso, ciononostante, di non disattendere gli obiettivi da raggiungere nel primo anno. Subito dopo ISCOS Nazionale ha ottenuto ufficialmente il riconoscimento da parte del Governo senegalese: il documento è stato firmato dal Ministro dell’Industria, alla presenza del Segretario Generale della CNTS, Mody Guiro.
Con il rinnovo delle licenze i lavori sono iniziati e le opere finite sono state consegnate dopo un anno esatto dall’inizio del progetto. Oltretutto la corretta ed adeguata lavorazione del pesce ha incrementato le vendite.

Il 21 maggio 2016, presso il porto della città di Ziguinchor, si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna dei lavori di dragaggio del fiume Casamance. Erano presenti il Ministro della Pesca e dell’Economia Marittima, Oumar Gueye, e l’Ambasciatore del Regno dei paesi Bassi in Senegal. A tale cerimonia era presente anche ISCOS Senegal, rappresentante di uno dei principali attori che lavora nel settore della pesca nella Regione della Casamance. Il Ministro ha presieduto la piccola cerimonia di consegna dei materiali e dei mezzi ai gruppo d’interesse economico, composti degli ex operai della società senegalese per la pesca, coinvolti nella prima annualità dello stesso progetto. Lo stesso si è complimentato con ISCOS per l’impegno in materia di sicurezza sul lavoro. Ha inoltre esortato i GIE a collaborare con il suo Ministero per ogni attività legata alla valorizzazione della filiera. Il Ministro ha ringraziato la Cooperazione Italiana e l’ONG ISCOS per l’impegno speso a sostegno del settore pesca in Senegal: questo sta rappresentando un grande intervento nel Senegal del sud.

di Marzia Risucci
Speciale sistema servizi, Avvenire, 7 ottobre 2016

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